Colloquio Psicologico
Colloquio Psicologico
Il Colloquio Psicologico è rivolto a persone che stanno vivendo una situazione di difficoltà o di disagio in un particolare momento della loro vita.
È rivolto a persone che mirano ad una maggior consapevolezza di sé e del proprio funzionamento e ad una crescita personale.
Si tratta di un intervento psicologico che punta all’ascolto e al supporto della persona, che fornisce un sostegno verso il cambiamento e verso un maggior benessere psicologico, valorizzando e potenziando le risorse personali, nel pieno rispetto della persona, del suo contesto di vita e della sua storia.
Sarò al tuo fianco nel fronteggiare la situazione critica che stai vivendo, fornendoti strategie di adattamento.
Il servizio è rivolto a persone che sperimentano difficoltà di vario tipo, le più comuni sono:
- Difficoltà nell’elaborazione e accettazione di una situazione critica, di un lutto o di una malattia
- Difficoltà relazionali, di coppia o familiari
- Difficoltà motivazionali o emotive
- Difficoltà nell’intraprendere una scelta
- Problemi di autostima
- Problemi legati allo stress
- Sintomi d’ansia
- Sintomi depressivi
- Difficoltà scolastiche
- Difficoltà lavorative
DIZIONARIO DELLO PSICOLOGO
DIZIONARIO DELLO PSICOLOGO
- Empatia: la capacità di percepire e comprendere le emozioni, i sentimenti e i pensieri dell’altro, riuscire a mettersi nei suoi panni, calarsi nella sua realtà e riconoscere i suoi vissuti come se fossero propri.
- Caregiver familiare: la persona che si prende cura di un familiare anziano o con disabilità, che lo assiste nella sua gestione quotidiana, in quanto parzialmente o totalmente non autosufficiente, e che svolge un ruolo fondamentale nel garantire il suo benessere e una buona qualità di vita.
- Malattia neurodegenerativa: una patologia neurologica caratterizzata dalla progressiva degenerazione e morte delle cellule neurali del sistema nervoso, che può determinare una sempre più consistente compromissione del funzionamento cognitivo, comportamentale, psicologico, motorio e/o vegetativo nel corso del tempo. Tra le malattie neurodegenerative più frequenti: alcune tipologie di demenza, la malattia di Parkinson, la Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA), la malattia di Huntington, la Sclerosi Multipla.
- Malattia acquisita non neurodegenerativa: una patologia neurologica che si sviluppa dopo la nascita, che colpisce il sistema nervoso e che determina deficit che dipendono dalla sede lesionale, ad esempio ictus, trauma cranico, tumore cerebrale, malattia infettiva del sistema nervoso, epilessia.
- Invecchiamento fisiologico: l’invecchiamento sano e “normale”, l’insieme dei processi naturali di cambiamento che si verificano nell’organismo con il trascorrere del tempo (cambiamenti fisici, sensoriali, cognitivi, motori ecc.).
- Istituzionalizzazione: l’ingresso a lungo termine di una persona non autosufficiente in una struttura residenziale, determinato dall’impossibilità nel fornire un’assistenza continuativa ed adeguata a domicilio.
- Funzionamento cognitivo, domini cognitivi, abilità cognitive: le funzioni cognitive riguardano quei processi mentali che consentono alla persona di elaborare, memorizzare, recuperare le informazioni provenienti dall’ambiente interno ed esterno e di utilizzare tali informazioni per l’esecuzione di compiti o attività. Le abilità cognitive possono essere distinte in diversi domini cognitivi principali: attenzione, memoria, linguaggio, percezione, abilità visuo-spaziali, abilità prassiche, funzioni esecutive.
- Deficit cognitivo: la compromissione di una o più funzioni cognitive, che si traducono in prestazioni al di sotto della norma statistica ai test neuropsicologici e che possono compromettere in maniera significativa lo svolgimento delle attività quotidiane. Si tratta di disturbi temporanei o permanenti che possono essere conseguenti ad una vasta gamma di condizioni e fattori, ad esempio malattie congenite, malattie neurologiche acquisite (neurodegenerative e non), disturbi psichiatrici, malattie sistemiche, uso di sostanze, eventi di vita stressanti, esposizione a sostanze tossiche.
- Benessere psicologico: secondo quando definito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, il benessere psicologico rappresenta “quello stato nel quale l’individuo è in grado di sfruttare le sue capacità cognitive o emozionali per rispondere alle esigenze quotidiane della vita di ogni giorno, stabilire relazioni soddisfacenti e mature con gli altri, adattandosi costruttivamente alle condizioni esterne e ai conflitti interni”.
- Psicoeducazione: un intervento psicologico che mira a fornire alle persone adeguate informazioni e conoscenze rispetto a specifici problemi o condizioni cliniche, al fine di favorire una maggior comprensione di questi e l’apprendimento di strategie efficaci di gestione e di adattamento alla condizione specifica.